Un tempo proprietà di Costa della Trinità che lo tengono sino al 1872 anno in cui lo vendono ai conti Curreno, attualmente il castello di Carrù è una proprietà privata, sede amministrativa di una banca e viene aperto al pubblico solo in alcune occasioni.
Una leggenda narra che ogni primo venerdì del mese, allo scoccare della mezzanotte, il fantasma di Paola Cristina esca dal quadro in cui è raffigurata con le sembianze di Diana Cacciatrice per vagare per le stanze ed i saloni del castello di Carrù. Questa nobildonna è vissuta nel XVII secolo ed ha sposato il conte Gerolamo Maria Costa della Trinità signore di Carrù e, insieme, hanno vissuto per parecchi anni in questo castello.
Nel seicento il Piemonte è teatro di molte battaglie e la popolazione soffre a causa della peste, la fame, la carestia e le guerre. Mentre Paola Cristina va a vivere nel castello di Carrù dividendo le poche scorte della famiglia con la popolazione carrucese, il marito si schiera a fianco di Cristina di Francia vedova di Vittorio Emanuele I di Savoia contro i cognati Tommaso e Maurizio. Gerolamo Costa verrà ferito in battaglia perdendo la vista da un occhio e rimanendo claudicante per il resto della vita. Conclusa la guerra tra Principisti e Madamisti, nel castello di Carrù riprendono le feste e le cacce.
Durante una battuta di caccia la contessa Paola Cristina si allontana dal gruppo. Non vedendola tornare alla sera il marito, disperato, la va a cercare e la trova lungo il torrente, ferita a morte da una freccia. Non si è mai saputo chi sia stato a scoccare la fatale freccia ma da allora il fantasma di Paola Cristina vaga per il castello di Carrù alla ricerca del suo assassino.